Progettata da Salvatore Bianchi, edificata nel 1867, alla sua inaugurazione fu definita da Papa Pio IX “la stazione della capitale d’Italia”. Nel 1925 fu richiesto all’architetto Angiolo Mazzoni di studiare un nuovo progetto per l’ampliamento. Dopo la guerra, Il mutato clima politico suggerì il bisogno di riesaminare il progetto dal punto di vista economico, funzionale e architettonico e nel 1947 fu bandito un concorso nazionale i cui vincitori (il gruppo Montuori Vitellozzi) vennero incaricati di completare l’opera del Mazzoni. Conclusi i lavori, la stazione Termini prese la forma che conosciamo oggi e venne inaugurata il 20 dicembre 1950 dall’allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. L’architettura originaria di Roma Termini, un mix di stili in bilico fra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta, è stata integrata da interventi in chiave moderna firmati dallo staff di Grandi Stazioni, in collaborazione con designers affermati come Atelier Mendini, Michele De Lucchi, Pierluigi Cerri, Vignelli Associates e Piero Castiglioni che ha curato il progetto di illuminazione interni. Esempio lampante di questo lavoro è il restauro dell’Ala Mazzoniana, l’edificio progettato negli anni Trenta dall’architetto Mazzoni ed inteso all’epoca come fronte di stazione: un raro esempio di architettura futurista, che purtroppo ha conosciuto negli anni una parabola discendente che lo ha ridotto ad uno stato di totale abbandono e degrado. La nuova filosofia di intervento riqualifica la stazione sia come luogo di viaggio sia come centro di incontro e di transito. Scale, scale mobili, tapis roulant, agevolano gli spostamenti ai viaggiatori. Il nuovo centro servizi Forum Termini è stato creato a quota 4 metri sotto il livello della strada. La grande libreria, costruita con vetro trasparente, accoglie nell’atrio i viaggiatori e scende, con una scala elicoidale, verso il Forum. La progettazione illuminotecnica segue il più generale progetto architettonico, tende a liberare i volumi da ogni presenza aggiunta e di ricreare, utilizzando le più attuali tecnologie di sorgenti e apparecchi. Il lighting design relativo ai luoghi di transito ricopre un ruolo fondamentale perché aiuta gli utenti a orientarsi nello spazio. L’illuminazione delle banchine, delle aree di transito e degli elementi architettonici della stazione è essenziale.
Team members:
Grandi Stazioni S.p.A, Studio Metis
Foto courtesy:
Piero Castiglioni
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