Illuminazione Ufficio: la luce adatta per un headquarter

L'interazione tra luce diurna ed artificiale armonizza e bilancia l'ambiente. L'illuminazione di un ufficio o di una sala riunioni richiede uno studio specifico per dare vita alle attività che vi si svolgono. L'intensità luminosa varia gradualmente e collega l'ambiente in modo coerente e continuo: ogni area è a sé e allo stesso tempo connessa alle altre. Requisito essenziale in questi studi di progetto è il rispetto dei parametri di qualità, sempre più spesso infatti vengono richiesti certificati LEED.

In questa sezione sono presenti progetti di illuminazione interni ed esterni dei luoghi di lavoro, come le sedi di multinazionali ad esempio l’ECA Headquarter. I sistemi di certificazione sono pensati per mettere a confronto l’impatto degli edifici sulle risorse ambientali, sulla società e sull’economia come il LEED, certificazione volontaria di un edificio che segue il sistema americano (Leadership in Energy and Environmental Design).

Questa certificazione serve per costruire edifici capaci di "funzionare" in modo sostenibile ed autosufficiente a livello energetico; in sintesi, si tratta di un sistema per lo sviluppo di edifici verdi. L’organizzazione che definisce e promuove lo standard LEED è un’associazione non-profit nata nel 1993. LEED è un sistema flessibile e articolato che prevede formulazioni differenziate per le nuove costruzioni, edifici esistenti, scuole, piccole abitazioni.

Il sistema si basa sull’attribuzione di crediti per ciascuno dei requisiti caratterizzanti la sostenibilità dell’edificio, nel progetto illuminotecnico riguarda il risparmio energetico che ha come sintesi finale il rispetto dei valori limite di watt al metro quadro. Di conseguenza se il progetto o il committente lo richiede diventa un aspetto fondamentale della parte progettuale.

Dopo questa breve parentesi, che chiarisce il fine della certificazione LEED, cerchiamo di capire come un lighting designer agisce in un progetto di headquarter. Il progettista, illuminotecnico e non, quando elabora un headquarter deve pensare che tale complesso viene considerato come il biglietto da visita per l'azienda, dove deve emergerne la sua storia e la sua essenza. L'illuminazione architetturale richiede un’elaborazione di idee che prevedono la cooperazione tra l’ambiente esterno con il quale si relaziona l’architettura e la progettazione illuminazione interni che deve essere pensata per generare benessere e comfort.

Illuminazione di uffici

La qualità degli spazi di lavoro è un tema complesso del progetto poiché deve mettere in relazione esterno e interno, partendo dalla facciata dell’edificio fino alla progettazione illuminazione interni. La facciata solitamente risponde infatti alla duplice esigenza di garantire la schermatura solare degli ambienti interni ma al tempo stesso consente la massima permeabilità visiva sul ambiente circostante.

Ognuno di noi ha delle esigenze diverse, di conseguenza nella progettazione illuminazione interni degli ambienti di lavoro è importante che ci sia benessere fisico e psicologico, inteso come svolgimento sereno della propria attività. Questo significa fornire un’adeguata quantità di flusso luminoso e creare le condizioni di luce affinché tale attività possa svolgersi nel meglio modo possibile con degli apporti positivi anche sulla produzione.

Gli apparecchi vanno installati alla giusta altezza in modo da non abbagliare o essere elemento di ostacolo, seguendo i parametri delle normative. Il lighting designer deve esse abile nell’illuminazione ufficio, pensando una luce ergonomica, ad esempio una soluzione progettuale potrebbe essere aggiungere lampade da tavolo a seconda di chi necessità più o meno luce, poiché ogni individuo ha una percezione diversa.

Le norme che indicano i requisiti necessari a garantire una buona illuminazione nei luoghi di lavoro esistono ma occorre sempre verificare che le condizioni siano effettivamente rispettate e se gli impianti illuminotecnici siano stati realizzati ad opera d’arte. Un ottimo riscontro sull’apprezzamento della qualità dell’illuminazione dei luoghi di lavoro sono proprio i lavoratori, in questo caso una progettazione partecipata potrebbe essere un buono strumento ai fini della progettazione illuminazione interni. Il comfort, il rendimento visivo e la sicurezza sono i principali requisiti di illuminazione considerati nella UNI EN 12464-1 "Luce e illuminazione – Illuminazione dei posti di lavoro – Parte 1: Posti di lavoro in interni". L’illuminazione oggetto della norma può essere fornita dalla luce diurna, dalla luce artificiale o da una combinazione di entrambe.

Tra i parametri considerati per determinare l’ambiente luminoso ci sono la distribuzione dell’illuminazione, la direzione della luce che illumina gli spazi interni, la variabilità della luce (livelli e colori della luce), l’abbagliamento. Per creare un equilibrio nella distribuzione della luce va tenuta in considerazione la luminosità di tutte le superfici e i riflessi e contrasti che si determinano, evitando anche che fonti luminose brillanti possano causare abbagliamento e provvedendo, in questo caso, ad una loro adeguata schermatura.

Importante è anche la norma UNI EN 12464-2 con il titolo "Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro - Parte 2: Posti di lavoro in esterno". La norma specifica i requisiti illuminotecnici per i posti di lavoro in esterno che soddisfano le esigenze di comfort visivo e prestazionali. Durante la progettazione illuminazione interni dei luoghi di lavoro, nella disposizione dei punti luce, si devono posizionare anche le lampade che hanno la funzione di emergenza, siano esse le stesse che forniscono anche l'illuminazione ordinaria o dedicate alla sola emergenza, il tutto per garantire valori di illuminamento come indicato dalla normativa vigente ed in particolar modo la norma UNI EN 1838.

Dalla progettazione di illuminazione architetturale e urbana alla progettazione illuminazione interni

L'area di intervento si colloca all’interno di un ex-complesso industriale. Le tre torri-ufficio dell'ENI Headquarter, sviluppate orizzontalmente e comunicanti fra loro si articolano intorno a uno spazio vuoto, la piazza, cuore simbolico del progetto, e al verde pubblico che circonda l'intero complesso. Obiettivo principale del progetto di illuminazione della vasta area è evidenziare e rendere riconoscibili le varie zone, dare rilievo ai luoghi di accesso, sottolineare i percorsi: la luce come linguaggio progettuale e scenografico al servizio dei vari compiti visivi.

La ricerca, tesa a creare un ambiente caratterizzato dai contrasti ed eterogeneo, ha portato all'individuazione di apparecchi di recentissima progettazione, esclusivamente con sorgenti LED; ad alto rendimento con una particolare emissione di fasci controllata grazie a un sistema ottico specifico, durata di funzionamento, costi di manutenzione-sostituzione ridotti, luce pulita perché priva di componenti IR e UV, flessibilità di installazione del punto luce, possibilità di un forte effetto spot (sorgente quasi puntiforme), funzionamento in sicurezza perché a bassissima tensione, assenza di mercurio, durata non influenzata dal numero di accensioni/spegnimenti, possibilità' di creare apparecchi illuminanti con impatto dimensionale ridotto.

Lo studio e l'attenzione al posizionamento e alle modalità di installazione hanno consentito la realizzazione di soluzioni integrate agli elementi architettonici, coerenti al ritmo compositivo degli spazi e coordinate alle esigenze impiantistiche. In tutti i progetti si cerca di nascondere il più possibile gli apparecchi illuminati. I calcoli illuminotecnici, hanno confermato la correlazione del progetto di illuminazione ufficio ed esterno ai parametri richiesti in merito alla sostenibilità ambientale dell’intervento. L’attenzione al comfort visivo degli utenti, i livelli di illuminamento, la resa cromatica delle sorgenti, le soluzioni adottate seguono i principi guida esposti nelle rispettive normative, come nello sviluppo del progetto SNAM Headquarter.