Lighting Designer, ovvero chi crea il dialogo fra luce e ombra

"La luce crea l'atmosfera, la luce crea la sensazione di uno spazio, la luce è anche l'espressione della struttura". Beh, non sono certo parole mie e neanche di un lighting designer, questa affermazione è di Le Corbusier, una delle figure più influenti della storia dell'architettura contemporanea. In uno dei suoi bellissimi edifici - la cappella di Notre Dame du Haut, Ronchamp – la luce ha una grande centralità simbolica e allo stesso tempo assume un vero e proprio ordine formale. Feritoie e vetrate determinano suggestivi effetti di chiaro-scuro enfatizzati dal contrasto tra il bianco dell'intonaco ed il grigio del cemento. Lo spazio prende forma e i due elementi opposti non creano dissonanza, anzi si complementano, mettendo in evidenza un fatto importante: l'inscindibilità del rapporto tra luce e ombra.

Ora come progettiamo l'illuminazione dei nostri edifici? Un lighting designer usa codici e standard che indicano come dovrebbe essere la luce, sia dal punto di vista dei lux che dell'uniformità. È così che creiamo un'illuminazione omogenea, in una griglia regolare di lampade. Questo non significa che non si debbano considerare le normative di illuminazione, anzi rispettarle sì, ma con un occhio critico. Il lighting designer nell'elaborazione dei suoi progetti di illuminazione dovrebbe cercare di rendere partecipi maggiormente tutti i soggetti coinvolti. Noi possiamo veramente mettere in connessione persone e progetto?

Con sede a Milano, lavora su commissione. Marco Petrucci, nasce nel 1982, consegue la Laurea in Disegno Industriale presso l’università La Sapienza di Roma e un Master di primo livello al Politecnico di Milano, in Design and Technologies of Lighting. 

Metodo: progettare la luce, prima cosa fare e poi come farlo. La nostra è un’epoca edificata sull’azione, piuttosto che sulla capacità di riflessione. La riflessione richiede tempo, dedizione, fatica e disciplina. La percezione del dominio dell’istantaneo e l’evoluzione esponenziale dei dispositivi tecnologici, ad esempio, hanno indebolito la facoltà di ragionamento. È quindi evidente che la mera illusione del progresso ci sta allontanando da quelle che sono le nostre esigenze primarie. È necessaria quindi una rieducazione del pensiero finalizzata al ritorno alla "misura umana", all’universalità dei valori umani. La sola tecnica e il solo sapere scientifico non sono in grado di dare risposte al mondo della progettazione. Immagine: Milano, Palazzo Reale, Mostra Emilio Isgrò.

Lighting Designer, ovvero chi crea il dialogo fra luce e ombra

"La luce crea l'atmosfera, la luce crea la sensazione di uno spazio, la luce è anche l'espressione della struttura". Beh, non sono certo parole mie e neanche di un lighting designer, questa affermazione è di Le Corbusier, una delle figure più influenti della storia dell'architettura contemporanea. In uno dei suoi bellissimi edifici - la cappella di Notre Dame du Haut, Ronchamp – la luce ha una grande centralità simbolica e allo stesso tempo assume un vero e proprio ordine formale. Feritoie e vetrate determinano suggestivi effetti di chiaro-scuro enfatizzati dal contrasto tra il bianco dell'intonaco ed il grigio del cemento. Lo spazio prende forma e i due elementi opposti non creano dissonanza, anzi si complementano, mettendo in evidenza un fatto importante: l'inscindibilità del rapporto tra luce e ombra.

Con sede a Milano, lavora su commissione. Marco Petrucci, nasce nel 1982, consegue la Laurea in Disegno Industriale presso l’università La Sapienza di Roma e un Master di primo livello al Politecnico di Milano, in Design and Technologies of Lighting. 
Metodo: progettare la luce, prima cosa fare e poi come farlo. La nostra è un’epoca edificata sull’azione, piuttosto che sulla capacità di riflessione. La riflessione richiede tempo, dedizione, fatica e disciplina. La percezione del dominio dell’istantaneo e l’evoluzione esponenziale dei dispositivi tecnologici, ad esempio, hanno indebolito la facoltà di ragionamento. È quindi evidente che la mera illusione del progresso ci sta allontanando da quelle che sono le nostre esigenze primarie. È necessaria quindi una rieducazione del pensiero finalizzata al ritorno alla "misura umana", all’universalità dei valori umani. La sola tecnica e il solo sapere scientifico non sono in grado di dare risposte al mondo della progettazione. Immagine: Milano, Palazzo Reale, Mostra Emilio Isgrò.

Ora come progettiamo l'illuminazione dei nostri edifici? Un lighting designer usa codici e standard che indicano come dovrebbe essere la luce, sia dal punto di vista dei lux che dell'uniformità. È così che creiamo un'illuminazione omogenea, in una griglia regolare di lampade. Questo non significa che non si debbano considerare le normative di illuminazione, anzi rispettarle sì, ma con un occhio critico. Il lighting designer nell'elaborazione dei suoi progetti di illuminazione dovrebbe cercare di rendere partecipi maggiormente tutti i soggetti coinvolti. Noi possiamo veramente mettere in connessione persone e progetto?

Progettazione illuminotecnica

La progettazione illuminotecnica è da ritenersi un compendio tra arte e scienza capace di illuminare l’ambiente umano. Questa è la premessa della normativa in vigore UNI 11630:2016 Luce e illuminazione - Criteri per la stesura del progetto illuminotecnico. Tale norma segue affermando come la conoscenza della luce, dei suoi strumenti, del suo controllo e della sua manipolazione sono divenute estremamente complesse e sfaccettate. Inoltre ribadisce come l’impatto della luce sugli esseri umani ha molte più ramificazioni del solo aspetto visivo-percettivo: l’umore, l'attenzione e il percepire emozioni sono direttamente influenzate dal modo in cui vengono illuminati i luoghi e gli spazi del nostro abitare.

Per quanto ci riguarda, riconoscere la necessità di predisporre un progetto illuminotecnico capace di soddisfare quanto sopra premesso è di fondamentale importanza per garantire un valore aggiunto al progetto architettonico. L’attività di progettazione della luce per spazi museali, esposizioni, headquarter, retail, mantiene fede all’impostazione di un design della luce che si integra con la dimensione dell’architettura e delle sue funzioni.

Da un lato la ricerca sull'innovazione tecnologica, dall'altro il continuo sperimentare fanno sì che ogni progetto è sempre diverso, non ci sono parametri fissi. L’idea di per sé è priva di valore, specie nel campo illuminotecnico, se non si confronta e dialoga con il contesto e con la sua funzione specifica. Affinché la soluzione progettuale diventi risolutiva è necessario collocarsi in una posizione di critica costruttiva senza promuovere idee precostituite. La soluzione per dar vita ad un buon progetto, risiede nella ricerca di un complesso equilibrio e sintesi tra ciò che è ragione, quindi sapere scientifico, e ciò che è irrazionale, cioè sensibilità e intuizione, capacità di provare emozioni e trasmetterle.

Building

La luce è l'elemento fondamentale per dare forma e funzione agli ambienti. Il lighting designer nel progetto studia la luce adattandola al luogo o al genere di attività, affinché possa soddisfare le esigenze del committente. Attraverso la modulazione dei livelli di illuminamento, si riescono a creare diversi scenari: un aeroporto avrà bisogno di alti valori di luce per favorire la concentrazione e l'attenzione del fruitore; un'abitazione invece necessiterà di valori di luce adatti a favorire tanto il relax quanto le altre attività domestiche.

Museum 

In un museo la luce dovrebbe essere messa al servizio dell'unica protagonista: l'opera d'arte. Il lighting designer utilizza la luce come lo strumento per esaltare i giochi di ombre e accompagnare lo spettatore nella lettura quanto più fedele possibile dell'opera. La luce in questi casi ha dunque la funzione di valorizzarne i dettagli mantenendo al contempo la visione architettonica d'insieme. Nella sezione musei sono presenti progetti di esposizioni temporanee, permanenti e progetti di musei a cielo aperto.

Design

La crescente richiesta di sorgenti performanti a LED, ha portato il lighting designer a una meticolosa progettazione di lampade che, in base alla loro funzione, oltre a migliorare il comfort, sono proiettate verso il risparmio energetico. Il design innovativo fonde materiali classici con quelli di nuova generazione e sfrutta a pieno gli apparecchi che diventano parte integrante del progetto architettonico. Un attento utilizzo di sorgenti alogene, oramai in disuso, può diventare per il lighting designer una valida alternativa a tecnologie più avanzate.

Building

La luce è l'elemento fondamentale per dare forma e funzione agli ambienti. Il lighting designer nel progetto studia la luce adattandola al luogo o al genere di attività, affinché possa soddisfare le esigenze del committente. Attraverso la modulazione dei livelli di illuminamento, si riescono a creare diversi scenari: un aeroporto avrà bisogno di alti valori di luce per favorire la concentrazione e l'attenzione del fruitore; un'abitazione invece necessiterà di valori di luce adatti a favorire tanto il relax quanto le altre attività domestiche.

Museum 

In un museo la luce dovrebbe essere messa al servizio dell'unica protagonista: l'opera d'arte. Il lighting designer utilizza la luce come lo strumento per esaltare i giochi di ombre e accompagnare lo spettatore nella lettura quanto più fedele possibile dell'opera. La luce in questi casi ha dunque la funzione di valorizzarne i dettagli mantenendo al contempo la visione architettonica d'insieme. Nella sezione musei sono presenti progetti di esposizioni temporanee, permanenti e progetti di musei a cielo aperto.

Design

La crescente richiesta di sorgenti performanti a LED, ha portato il lighting designer a una meticolosa progettazione di lampade che, in base alla loro funzione, oltre a migliorare il comfort, sono proiettate verso il risparmio energetico. Il design innovativo fonde materiali classici con quelli di nuova generazione e sfrutta a pieno gli apparecchi che diventano parte integrante del progetto architettonico. Un attento utilizzo di sorgenti alogene, oramai in disuso, può diventare per il lighting designer una valida alternativa a tecnologie più avanzate.

Headquarter

Il dialogo tra la luce naturale e artificiale contribuisce a dare armonia ed equilibrio agli ambienti, siano essi ricreativi o lavorativi. L'illuminazione di una hall o di una sala riunioni richiede uno studio apposito per dare vita alla funzione specifica. L'intensità luminosa varia e lega gli ambienti in modo coerente e continuo: ogni area è a se stante e al contempo connessa alle altre. Requisito indispensabile per il lighting designer in questi progetti è il rispetto dei parametri di qualità certificati dal LEED.

Headquarter

Il dialogo tra la luce naturale e artificiale contribuisce a dare armonia ed equilibrio agli ambienti, siano essi ricreativi o lavorativi. L'illuminazione di una hall o di una sala riunioni richiede uno studio apposito per dare vita alla funzione specifica. L'intensità luminosa varia e lega gli ambienti in modo coerente e continuo: ogni area è a se stante e al contempo connessa alle altre. Requisito indispensabile per il lighting designer in questi progetti è il rispetto dei parametri di qualità certificati dal LEED.

Palace

La luce sottolinea i dettagli architettonici dei prospetti, scolpendone i volumi, catturando l'interesse e trasmettendo emozioni. Il progetto di illuminazione di una facciata richiede al lighting designer un'attenta analisi che tenga conto, in alcuni casi dei vincoli dei beni culturali o dell'energia a disposizione, in altri dell'inquinamento luminoso, pur conservando sempre una sensibilità estetica che aggiunga valore al contesto urbanistico. In questa sezione sono presenti progetti di illuminazione architetturale.

Retail

L'illuminazione della vetrina di uno showroom contribuisce in modo decisivo a catturare l'attenzione del potenziale cliente. Una modulazione flessibile della luce consente di gestire in libertà i vari allestimenti; la scelta della resa cromatica esalta i prodotti nei suoi materiali e colori. Il lavoro del lighting designer è fondamentale a incrementare le vendite e a valorizzare la cultura del brand. In questa sezione oltre a progetti di showroom, vi sono a pieno titolo anche i progetti di illuminazione degli yacht.

Palace

La luce sottolinea i dettagli architettonici dei prospetti, scolpendone i volumi, catturando l'interesse e trasmettendo emozioni. Il progetto di illuminazione di una facciata richiede al lighting designer un'attenta analisi che tenga conto, in alcuni casi dei vincoli dei beni culturali o dell'energia a disposizione, in altri dell'inquinamento luminoso, pur conservando sempre una sensibilità estetica che aggiunga valore al contesto urbanistico. In questa sezione sono presenti progetti di illuminazione architetturale.

Retail

L'illuminazione della vetrina di uno showroom contribuisce in modo decisivo a catturare l'attenzione del potenziale cliente. Una modulazione flessibile della luce consente di gestire in libertà i vari allestimenti; la scelta della resa cromatica esalta i prodotti nei suoi materiali e colori. Il lavoro del lighting designer è fondamentale a incrementare le vendite e a valorizzare la cultura del brand. In questa sezione oltre a progetti di showroom, vi sono a pieno titolo anche i progetti di illuminazione degli yacht.

Collaborations

News

Questa sezione è dedicata al design, alla storia dell'architettura e al mestiere del lighting designer. Cercheremo con l'analisi storica di capire i bisogni attuali e quali saranno gli obiettivi futuri. Inoltre parleremo dei concorsi come porte di accesso al mercato del lavoro, delle associazioni di settore e dell'indotto reale che sta dietro le multinazionali produttrici di lampade.

Gae Aulenti Autoritratto

I Grandi Maestri | Gae Aulenti

I Grandi Maestri | Gae Aulenti Gae Aulenti (autoritratto) “Credo che il luogo sia innanzitutto un fatto concettuale, cioè un fatto di cultura; infatti se si opera a Parigi, a Barcellona, a Milano o a Roma, le condizioni culturali sono diverse. Capire queste diversità, e conoscerle, diventa, per chi si accinge a progettare, una necessità, in quanto si deve operare in continuità con la tradizione del luogo.” Gae Aulenti (1) Gae Aulenti e lo Studio di via Presolana 5 (Livio…
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