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Autoritratto di Zaha Hadid

I Grandi Maestri | Zaha Hadid

Zaha Hadid (autoritratto)

“Credo che la funzione dei grandi progetti architettonici sia proprio quella di creare movimento, fermento.
Le linee fluide non sono altro che l’adattamento della forma a un nuovo concetto di spazio più dinamico, flessibile e alternativo. Una prospettiva geometrica multipla e frammentata, che rivela l’opinabilità dei numeri e delle formule” Zaha Hadid

Zaha Hadid è la prima donna a riceve nel 2004, il Pritzker Architecture Prize. Il primo Pritzker Prize è Philip Johnson nel 1979.

Zaha Hadid “la Regina delle curve” nasce a Baghdad. Inizia gli studi universitari all’American University di Beirut nel campo della matematica. Nel 1972 si trasferisce a Londra per studiare architettura all’Architectural Association e dopo la laurea nel 1977 entra nell’Office of Metropolitan Architecture (OMA). Insegna all’Architectural Association con i collaboratori dell’OMA Rem Koolhaas ed Elia Zenghelis. Figure importanti nella sua vita sono il padre Mohammed Hadid, Rem Koolhaas, Kazimir Malevich e Oscar Niemeyer.

Nel 1980 apre uno studio a Londra e nel 1983 vince il prestigioso concorso per l’Hong Kong Peak Club, un centro ricreativo e di svago. La pittura e il disegno, soprattutto nel suo primo periodo, sono importanti tecniche di indagine per il suo lavoro di progettazione. La sua architettura esposta in mostre in tutto il mondo e molte delle sue opere fanno parte di importanti collezioni museali. Si occupa di architettura e di design, dalla scala urbana agli interni e ai mobili, in stretta collaborazione con Patrik Schumacher. Conosciuta per le sue opere come il Kurfurstendamm di Berlino (1986), la stazione dei pompieri la Vitra Fire Station a Weil am Rhein in Germania (1993).

Vista della Vitra Fire Station di Zaha Hadid(1990 – 1993 – Germania – Will am Rhein – Vitra Fire Station – Zaha Hadid – Photo courtesy: Pinterest)

La Cardiff Baby Opera House in Galles (1994), la Mind Zone al Millennium Dome Greenwich nel Regno Unito (1999), il ponte dello sceicco Zayed ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti (2007-2010), la Guangzhou Opera House in Cina (2010), il London Aquatics Centre (2011), il Dongdaemun design Plaza in Corea del Sud (2014), CityLife Milano, le stazioni della funicolare a Innsbruck, il Centro Heydar Alyey di Baku in Azerbaigian, selezionato Design of the Year nel 2014, il MAXXI a Roma (2005-2018).

Parallelamente alla sua professione, continua ad essere coinvolta nel mondo accademico, detiene cattedre e spesso ospite all’Università di Harvard, all’Università di Yale, all’Università dell’Illinois a Chicago, alla Columbia University, all’Università di Arti Visive di Amburgo e all’Università di Arti Applicate di Vienna. Nel 2010 e nel 2011, i suoi progetti sono stati premiati dal Royal Institute of British Architects con lo Stirling Prize, uno dei più alti riconoscimenti del settore architetturale. Recentemente Zaha Hadid è stata nominata “Artista per la pace” dall’UNESCO e ha ricevuto dalla Repubblica Francese il titolo di “Commandeur de l’Ordre des Arts et des Lettres”. La rivista TIME l’ha inserita nell’elenco delle “100 persone più influenti al mondo” e nel 2012 la Regina Elisabetta II l’ha nominata Dame Commander dell’Ordine dell’Impero Britannico.

Luce e Design

Apparecchi di illuminazione visti come lampada scultura. Con queste parole Zaha Hadid racconta la lampada disegnata per l’Artemide di Ernesto Gismondi. “Come nello sviluppo organico degli alberi questa scultorea lampada emerge da un’interconnessa rete di supporto estensiva posta alla base. Come un organismo in crescita, dal sistema di supporto centrale spuntano dei rami che, attraverso una geometria radiale, incrementano la forza dinamica e tensionale della struttura. La natura nutre il design man mano che i bracci della lampada si sviluppano accrescendo sempre più il contrasto tra positivo e negativo, concavo e convesso, tensione e compressione “.

  • Lampada da terra “Genesy” per Artemide – Zaha Hadid

Lampada da terra, Genesy progettata da Zaha Hadid per Artemide(Lampada da terra “Genesy” per Artemide – Zaha Hadid – Photo courtesy: Pinterest)

  • Lampada a sospensione “Avia” per Slamp – Zaha Hadid

Dettaglio della lampada Avia per Slamp(Lampada a sospensione “Avia” per Slamp – Zaha Hadid – Photo courtesy: Pinterest)

  • Lampada a sospensione “Aria Gold” per Slamp – Zaha Hadid

Design di una lampada a sospensione(Lampada a sospensione “Aria Gold” per Slamp – Zaha Hadid – Photo courtesy: Pinterest)

  • Lampada a sospensione “Duna” per Lasvit – Zaha Hadid

Dettaglio della lampada Duna progettata da Zaha Hadid(Lampada a sospensione “Duna” per Lasvit – Zaha Hadid – Photo courtesy: Pinterest)

Zaha Hadid descrive così la lampada Vortexx “Il contorno sagomato carismatico ricorda la doppia elica ed appare come una forma in perenne scorrimento, in assenza di gravità, impulsiva e raggiante”.

  • 2005 – Lampada a sospensione “Vortexx” per Zumtobel – Zaha Hadid

La lampada Vortexx, dettaglio(2005 – Lampada a sospensione “Vortexx” per Zumtobel – Zaha Hadid – Photo courtesy: Pinterest)

Luce e Architettura

Come sempre accade nel progetto di spazi espositivi per il MAXXI, museo nazionale delle arti del XXI secolo a Roma, massima attenzione è dedicata alla luce, o meglio al raggiungimento dell’equilibrio ottimale tra l’apporto di luce diurna e il contributo necessario di quella elettrica, grazie alla quale esaltare i volumi ma allo stesso tempo illuminare correttamente le opere esposte. Le alette lineari seguono la griglia concettuale e filtrano la luce del sole, assicurando una luce morbida per le curve strutturali. Illuminazione interni è nascosta ovunque possibile. La luce diffusa attraversa l’edificio e crea un tranquillo contrappunto alle linee dinamiche e al contrasto del materiale in bianco e nero.

  • 1998 – 2009 – Italia – Roma – MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo – Zaha Hadid

MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo(1998 – 2009 – Italia – Roma – MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo – Zaha Hadid – Photo courtesy: Pinterest)

I progetti di Zaha Hadid esprimono il modo innovativo di gestire materiali tangibili e la sua immaginazione per quanto riguarda la luce. La transizione di tre decadi dalle linee di luce minime nella sua prima Vitra Fire Station all’atrio più alto del mondo al grattacielo Leeza SOHO, che raccoglie un’abbondanza di luce diurna, mostra il notevole sviluppo dell’eredità luminosa di Zaha Hadid. La luce colma il divario tra l’architettura e la nostra percezione. Sentiamo forme e materiali con i nostri occhi non direttamente ma attraverso la luce. La ricerca dell’omogeneità presso l’Heydar Aliyev Center (Baku, 2012) ha portato a una gradazione più morbida di luci e ombre attraverso uno studio di illuminazione architetturale e illuminazione per esterni.

  • 2007 – 2012 – Azerbaijan – Baku – Heydar Aliyev Centre – Zaha Hadid

Progetto a Baku da parte di Zaha Hadid(2007 – 2012 – Azerbaijan – Baku – Heydar Aliyev Centre – Zaha Hadid – Photo courtesy: Pinterest)

Durante il giorno, il volume riflette la luce e domina l’ombra complessiva del sole, le facciate in vetro piatto rispecchiano l’ambiente circostante. Di notte, la luce interna scorre sulle superfici esterne e i proiettori esterni rivelano la geometria dell’edificio. In opposizione alla disposizione degli apparecchi a cielo stellato del Guangzhou Opera House, lighting design di Baku è sottilmente integrato nel soffitto e nelle pareti in legno, quasi fuori dalla vista del pubblico.

  • 2003 – 2010 – Cina – Guangzhou – Opera House – Zaha Hadid

Opera House a Gaungzhou, progetto di Zaha Hadid(2003 – 2010 – Cina – Guangzhou – Opera House – Zaha Hadid – Photo courtesy: Pinterest)

Nel 2018, a due anni dalla sua scomparsa, viene inaugurata la Torre Generali di Milano, che svetta nell’area di City Life ridisegnando lo skyline milanese, che sarà completato dalla quarta torre progettata dallo studio BIG, Bjarke Ingels Group. Per City Life Zaha Hadid ha progettato anche City Life Shopping District e le residenze Hadid.

 Bibliografia:
(1) Christina Leaf, Zaha Hadid Architect, 2019, Bellwether Media
(2) https://www.zaha-hadid.com/

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Questa sezione è dedicata al design e alla storia dell'architettura. Cercheremo con l'analisi storica di capire i bisogni attuali e quali saranno gli obiettivi futuri. Inoltre parleremo dei concorsi, le porte di accesso al mercato del lavoro, delle associazioni di settore e dell'indotto reale dietro le multinazionali produttrici di lampade.

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