Lo storico Palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro, riaprirà al pubblico per ospitare una collezione di reperti etruschi, una straordinaria raccolta di 700 vasi risalenti al periodo fra il IX e Il VI secolo a. C. Una parte del progetto architettonico, riguarda l’ampliamento del livello interrato del palazzo e la realizzazione e allestimento del museo ipogeo. L’Architetto Cucinella ha pensato a delle cupole in pietra che evocano le tombe etrusche. Uno spazio contemporaneo e altamente tecnologico che permetterà allo spettatore di entrare nella parte narrativa dell’esposizione. Il museo, che occuperà circa 1.500 metri quadrati, si svilupperà dunque su tre piani. L’ingresso sarà dedicato all’accoglienza con la biglietteria, la caffetteria e il bookshop; una parte della collezione sarà esposta in spazi ipogei ad alta tecnologia, in particolare quella dedicata ai corredi funebri; al primo piano l’altra parte della collezione, nelle sale che conserveranno il fascino di un tempo; mentre il secondo piano ospiterà una biblioteca, una sala conferenze e una per i laboratori dei ragazzi. Il sistema di illuminazione architetturale volge a un miglioramento qualitativo degli aspetti percettivi della luce all’interno dello spazio e di fruizione dell’opera, vuole enfatizzare l’aspetto ipogeo del museo, creando una sorta di penombra, come nelle costruzioni antropologiche sotterranee, ma allo stesso tempo vuole sottolineare il valore degli oggetti esposti con la luce, riportandoli letteralmente alla luce, rispettandone la qualità delle essenze e della materia, i colori e la ricerca delle forme. In questo modo la luce si integrerà perfettamente con la parte tecnologica del museo.
Al piano ipogeo l’obiettivo è quello di riprodurre un’architettura ipogea caratterizzata da tre grandi cupole che generano un’atmosfera mistica e sospesa. Mentre il piano nobile viene trasformato in spazio espositivo. Nei progetti di illuminazione dei musei lo spazio espositivo è un ambiente percettivo in cui gli allestimenti, i percorsi, i sistemi informativi e l’illuminazione si fondono. Il progetto illuminotecnico ricopre un ruolo importante perché contribuisce al comfort visivo eliminando situazioni spiacevoli. Progettando la luce non si incorre in problemi indesiderati come la non uniformità di illuminamento sulle opere esposte, ombre riportate, “sbavature” di luce sulle superfici espositive, abbagliamento, ecc.
Committente:
Piero Castiglioni
Collaborazioni:
FIDIM – Fondazione Luigi Rovati
Mario Cucinella Architects
Goppion
Manens–Tifs
Foto Courtesy:
Giovanni de Sandre per Fondazione Luigi Rovati
Anno:
2018 – 2021
Altri Progetti
La costante ricerca dell'innovazione e il continuo dialogo per soddisfare le esigenze dei clienti si traducono in uno studio illuminotecnico continuo. In questa sezione sono presenti tutti i progetti di recente realizzazione e i progetti in corso di elaborazione.