Tra i primi progetti da lighting designer dell’architetto Piero Castiglioni c’è il Centre Georges Pompidou. L’edificio rispecchia il concept imposto del concorso, che voleva ospitare la cultura in modo meno istituzionale e tradizionale. Uno spazio dedicato alle arti figurative, alla musica, al disegno industriale e alla lettura come strumento attivo di una funzione urbana e sociale. Il progetto dell’edificio è opera di Renzo Piano, Richard Rogers e Gianfranco Franchini. Inaugurato nel 1977, il Centro Georges Pompidou ha da sempre avuto lo scopo di essere una grande “macchina di informazione”; la volontà di garantire flessibilità totale con allestimenti temporanei per accogliere attività culturali molto diversificate si è in realtà rivelata un’illusione. Otto anni dopo la sua apertura, il quarto piano ospita un nuovo spazio espositivo, completamente ridisegnato da Gae Aulenti: le variazioni di forma e dimensione dello spazio rispecchiano infatti la varietà delle opere esposte. Una galleria longitudinale, parallela alla facciata ovest restituisce la lunghezza complessiva dell’edificio, diventa la spina dorsale dello spazio museografico: asse privilegiato di circolazione lungo il quale si aprono le unità espositive composte da gallerie e sale di varia dimensione. Gallerie con nicchie, vetrine e basi per sculture, disegni e dipinti, sono i percorsi trasversali assiali alle travature principali, delimitano la profondità del piano e rendono intelligibile la modulazione strutturale. La progettazione illuminotecnica nell’ambito museale è “infinita”. Tra i quali ricordiamo il lighting design del Malba a Buenos Aires, il MUSE a Trento, etc.
Collaborazioni:
Gae Aulenti Associati
Foto Courtesy:
Piero Castiglioni
Anno:
1985
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