Il progetto di Palazzo Rosso entra nella categoria illuminazione architetturale: design delle luci per i palazzi. L’edificazione del palazzo avvenne tra il 1671 e il 1677. La paternità dell’immobile è riconducibile all’architetto Pietro Antonio Corradi. L’edificio è impostato su uno schema di pianta a U. Nel 1874 è donato, con le raccolte, al Comune. La progettazione di Franco Albini negli anni ‘50, oltre che una preziosa testimonianza per Genova trasmette una nuova cultura architettonica e museografica che nel dopoguerra lasciò altri importanti esempi nei progetti di Carlo Scarpa per il Museo di Castelvecchio a Verona e per palazzo Abatellis a Palermo, o ancora in quelli dei BBPR per il Castello Sforzesco di Milano. Albini integra la luce diurna delle grandi finestre schermate da tende con un unico sistema: progetta un profilato d’acciaio, perimetrale a sostegno di lampade a braccio, a doppia emissione (parete e soffitto) e delle opere. I lampadari e i candelabri settecenteschi vengono mantenuti per la luce d’ambiente. Il progetto di lighting design di Piero Castiglioni mantiene l’allestimento “Albini”, parte integrante della storia del Palazzo: sostituisce le sorgenti ad incandescenza con lampade alogene dicroiche a bassissima tensione per adeguare l’illuminazione alle nuove esigenze museografiche, al controllo dei valori di illuminamento, alla normativa vigente. Le vetrine, progettate da Albini, sono adattate a ospitare le fibre ottiche: sorgente illuminante remota, assenza di radiazioni di infrarossi e ultravioletti all’interno, adeguandolo alle normative vigenti di quel periodo.
Progetto:
Lighting Design Piero Castiglioni
Collaborazioni:
Architetto Luigi Cerri
Foto Courtesy:
Piero Castiglioni
Anno:
2005
Altri Progetti Master
Museo d'Orsay, l'architettura diventa un grande dispositivo di illuminazione, i riflessi delle lampade su pareti e soffitti creano una luce uniforme senza ombre. Gruppi di proiettori a Palazzo Grassi ricordano un piccolo campo da calcio. Qui nasce un nuovo tipo di dispositivo di illuminazione, lampade con riflettore e supporto articolato danno vita al "Cestello". Spas Na Krovi è il perfezionamento del progetto di Mantova. L'aggregazione dei fasci di luce consente la riduzione delle dimensioni del dispositivo e il controllo di dispersione della luce.