Progettato da SANAA, vincitore del premio Pritzker, il negozio Dior si trova sul viale Omotesando di Tokyo. “La boutique incarna un’atmosfera contemporanea, pur mantenendo l’estetica femminile e glamour che riflette la tradizionale eleganza della casa Dior“, ha detto un comunicato del marchio. Il desiderio di dare un grande rilievo alle collezioni Dior, come in un allestimento museale, ha portato alla scelta di utilizzare un sistema di apparecchi, nascosti alla vista, incassati in una gola inclinata ricavata a soffitto. Questi equipaggiati con lampade alogene a bassissima tensione illuminano con luce diretta gli abiti e gli oggetti esposti in modo tale da renderli protagonisti assoluti nello spazio evidenziati da valori di illuminamento molto elevati. Viene sperimentato un nuovo concetto di edificio concepito come manifesto: la facciata si segnala per variazioni di colore sia di giorno che nelle ore notturne, l’interno si caratterizza per l’uso di lacche bianche e nere, del metallo e della pietra nera per i pavimenti. Fondamentale il rapporto luce e architettura. L’illuminazione, sempre integrata nell’architettura indica le varie destinazioni d’uso e di prodotti cambiando la colorazione dei tubi fluorescenti presenti nelle diverse gamme di gradi Kelvin disponibili (6000 per la facciata, 4200 negli spazi comuni) e utilizzando la luce degli spot ad alogeni (3050 K) sulle merci esposte per garantire la massima resa dei colori. La luce risulta un fattore di estrema importanza non solo per motivi estetici e funzionali ma anche come vero e proprio strumento di marketing, esaltando al massimo le sue potenzialità comunicative. L’illuminazione delle vetrine gioca un ruolo fondamentale, poiché è il rapporto più diretto e immediato con il pubblico. La luce dialoga ed interagisce con la percezione ed il comportamento dei clienti, che vengono guidati, attirati e sedotti dagli oggetti esposti. Retail lighting design è un altro ambito progettuale che coinvolge lo Studio di via Presolana per illuminazione di vetrine e showroom, come il singolare progetto Viktor & Rolf Showroom.
Team members:
Dior Architecture
Foto courtesy:
Giovanna Olgiati
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Museo d'Orsay, l'architettura diventa un grande dispositivo di illuminazione, i riflessi delle lampade su pareti e soffitti creano una luce uniforme senza ombre. Gruppi di proiettori a Palazzo Grassi ricordano un piccolo campo da calcio. Qui nasce un nuovo tipo di dispositivo di illuminazione, lampade con riflettore e supporto articolato danno vita al "Cestello". Spas Na Krovi è il perfezionamento del progetto di Mantova. L'aggregazione dei fasci di luce consente la riduzione delle dimensioni del dispositivo e il controllo di dispersione della luce.