Costruito nell’arco di un decennio (1722 – 1732), il palazzo delle Scuderie al Quirinale delimita, con il Palazzo del Quirinale e quello della Consulta, lo straordinario spazio urbano al centro del quale è posta la fontana con le statue dei Dioscuri e l’obelisco ritrovato nell’Ottocento nei pressi del Mausoleo di Augusto. L’edificio delle Scuderie del Quirinale ha mantenuto la sua funzione originaria di rimessa per carrozze e poste di cavalli fino al 1938, anno in cui venne adattato ad autorimessa. Nel 1998, a seguito di una gara pubblica, viene affidato a Gae Aulenti l’incarico per la ristrutturazione di questo edificio settecentesco, aperto al pubblico nel 1999 come nuovo spazio per grandi esposizioni d’arte. “Le Scuderie del Quirinale si esprimevano attraverso la spazialità, è questa andava conservata” Gae Aulenti
Per non intaccare le strutture originali, nelle due grandi gallerie del primo e del secondo piano, sono state inserite una sequenza di contro pareti in cartongesso sulle quali vengono esposte le opere e che nascondono la sofisticata rete degli impianti per la climatizzazione, la sicurezza, lighting design. 270 cestelli per l’illuminazione disegnati da Gae Aulenti con il lighting designer Piero Castiglioni, apparecchio nato per il progetto di Palazzo Grassi a Venezia. Un sistema di tende controlla la luce diurna. Un unico sistema di apparecchi con struttura metallica per l’alloggio di più sorgenti ad alogeni, orientabili, posizionato sulle catene architettoniche, a parete, unifica gli spazi espositivi, garantisce flessibilità di allestimento alle mostre temporanee, diventa parte integrante dell’allestimento.
Collaborazioni:
Gae Aulenti Associati
Foto Courtesy:
iGuzzini Lighting
Anno:
2000
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Museo d'Orsay, l'architettura diventa un grande dispositivo di illuminazione, i riflessi delle lampade su pareti e soffitti creano una luce uniforme senza ombre. Gruppi di proiettori a Palazzo Grassi ricordano un piccolo campo da calcio. Qui nasce un nuovo tipo di dispositivo di illuminazione, lampade con riflettore e supporto articolato danno vita al "Cestello". Spas Na Krovi è il perfezionamento del progetto di Mantova. L'aggregazione dei fasci di luce consente la riduzione delle dimensioni del dispositivo e il controllo di dispersione della luce.