Il progetto Opéra de La Bastille è molto diverso da tutti i precedenti teatri parigini, perché non nasce dalla ricostruzione di un edificio distrutto ma dalla necessità di ospitare l’Opera nel XX e XXI secolo. Nel 1981, nell’ambito dei Grandi Progetti per Parigi, François Mitterrand approva la costruzione del teatro per un’opera “moderna e popolare”. La Place de la Bastille scelta, non solo per il suo intrinseco simbolismo in relazione al bicentenario della Rivoluzione francese, ma anche per l’equilibrio urbanistico della collocazione dei teatri di Parigi che sono principalmente situati nella parte occidentale della città. Il progetto vincitore del concorso nel 1983 è di Emilio Battisti. L’impianto generale del teatro è costituito da 3 zone principali: la zona pubblica, la zona delle scene e degli spazi annessi, la zona della produzione (atelier, ecc). Queste zone sono distinte sia spazialmente che attraverso i percorsi di accesso. I lavori iniziano nel 1984 con la demolizione della Gare de la Bastille, seguita dalla costruzione del nuovo edificio. L’ Opera, sorge in un quartiere di edifici contenuti in altezza, in media 3 o 4 piani, si integra con l’ambiente circostante e seppure di grande impatto urbanistico e architettonico, non appare monumentale. L’Architetto Piero Castiglioni è nel team di professionisti come lighting designer. Il sistema di illuminazione progettato per la Grande Salle copre 900 metri quadrati e crea un enorme soffitto completamente illuminato dall’aspetto insolito e straordinario nel vero senso della parola. Ogni singolo apparecchio di illuminazione è stato prodotto su disegno con attenzione particolare alla facilità di manutenzione e quindi alla necessità di essere smontabile agevolmente in ogni parte; un design molto innovativo, in quanto ogni apparecchio deve essere parte di un progetto coordinato e integrarsi perfettamente, sia esteticamente che dal punto di vista funzionale, nella visione generale. Alla sua inaugurazione, il 13 luglio 1989, il mondo vede un vasto teatro con un’acustica molto sofisticata. L’Opéra de La Bastille diventa il teatro con il più grande palcoscenico esistente e le sue dimensioni straordinarie permettono al teatro di ospitare le scenografie di diverse produzioni contemporaneamente senza doverle smontare. Le rappresentazioni cominciano veramente al Bastille il 17 marzo 1990 con la produzione di Pier Luigi Pizzi di Les Troyens (Berlioz). L’architetto della luce, realizza nel 2002 il progetto di illuminazione per il Teatro dell’Arcimboldi per l’Architetto Vittorio Gregotti, nel 2001 realizza l’illuminazione per l’auditorium della Banca Popolare di Lodi di Renzo Piano.
Team members:
Architetto Carlos Ott
Foto courtesy:
Piero Castiglioni
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