“Fece ancora in Milano, ne’ frati di San Domenico a Santa Maria delle Grazie, cosa bellissima e maravigliosa; ed alle teste degli Apostoli diede tanta maestà e bellezza, che quella del Cristo lasciò imperfetta, non pensando poterle dare quella divinità celeste, che alla imagine di Cristo si richiede […]” Giorgio Vasari
L’Ultima Cena, nota anche con il nome di Cenacolo, dipinta fra il 1494 e il principio del 1498, è considerato il dipinto murale forse più importante al mondo, “cosa bellissima e maravigliosa”, come scrive Giorgio Vasari. Leonardo da Vinci incarna l’ideale uomo poliedrico sognato dal Rinascimento italiano: Pittore, architetto, scultore, ingegnere, inventore, matematico, anatomista, scrittore. Nel periodo in cui lavora al dipinto, Leonardo è infatti impegnato in studi, oggi si potrebbe dire lighting design teoria della luce, il suono, il movimento ma anche sulle emozioni umane e sulla loro espressione. Di questi interessi troviamo puntuale riscontro nel Cenacolo, dove, più che forse in ogni altra opera leonardesca, è evidente l’attenzione di Leonardo per la raffigurazione – attraverso posture, gesti, espressioni – di quelli che lui stesso chiamava i “moti dell’animo”. L’incarico per l’Ultima Cena è un progetto di illuminazione musei una notevole sfida di Lighting Design. Nel 1995, dopo 21 anni e oltre sette mila giorni di lavoro, la pittura di Leonardo da Vinci è stata riportata al suo antico splendore con tutti i suoi colori e intensità. L’intero percorso che porta al refettorio è stato rivisto con alcuni adeguamenti normativi e di servizio: così per salvaguardare il microclima all’interno del refettorio, è stato deciso che solo piccoli gruppi di visitatori possono essere ammessi in una sola volta. Apparecchi “Cestello”, da parete e da terra, apparecchi di illuminazione appositamente progettati (dal Lighting Designer Piero Castiglioni in collaborazione con l’Architetto Gae Aulenti) posizionati lungo i lati più lunghi della sala, contengono tutti i dispositivi tecnici necessari: lampade alogene con riflettore incorporato provvedono all’illuminazione generale degli spazi e degli affreschi, altoparlanti forniscono le informazioni, telecamere di sicurezza, sensori di calore. Quindi, un singolo elemento strettamente legato allo spirito “monastico” della sala e con il minore impatto visivo possibile, provvede a tutti i servizi necessari al visitatore, nel completo rispetto con la normativa che disciplina la corretta conservazione delle opere in mostra.
Team members:
Gae Aulenti Associati
Foto courtesy:
Piero Castiglioni
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